White Chestnut

 
 
Nome italiano: CASTAGNO BIANCO
 
Nome botanico: AESCULUS HIPPOCASTANUM
 
 
 
Forza di pensiero
 
Cosa Cura: Pensieri ripetitivi, fatica mentale
 
Aspetto Positivo: Chiarezza nel pensiero, tranquillità
 
Stato d'animo "bloccato":  (Suggerisce il traguardo da raggiungere trasformando lo stato da "bloccato", in una  attitudine positiva e creativa)
 
Ci sono dei pensieri che si ripresentano continuamente, anche senza volerlo. I problemi divengono asfissianti, in quanto la mente vi ritorna sempre.
 
Sindrome del disco rigato. Sì, il vecchio disco in vinile che ritornava sempre sulla stessa traccia. Ebbene con White Chestnut i pensieri e le emozioni ritornano sempre sugli stessi argomenti e fatti impedendo di vedere e attuare delle nuove soluzioni.
 
White Chestnut è molto utile nei casi di insonnia, in cui si pensa e si ripensa alle stesse cose, o quando non ci si riesce a rilassare durante un atto sessuale perché la testa è da un'altra parte.
 
Stato d'animo "trasformato":  (Si intende una nostra caratteristica che non essendo usata, in modo fluido ed utile crea un "blocco")
 
La mente è calma e trova tranquillamente ogni soluzione.
 
Stati d'animo e sintomi collegati a White Chestnut in ordine di importanza:
 
Mancanza di concentrazione per troppi pensieri
Pensieri persistenti
Pensieri circolari
Pensieri ripetitivi
Confusione mentale
Rimuginare continuamente sulle cose da fare
Iperattività mentale
Insonnia per troppi pensieri
 
Frase chiave di White Chestnut:  (una frase caratteristica del fiore)
 
"Non riesco proprio a non pensarci."
 
Affermazione positiva di White Chestnut:  (Frase specifica da poter utilizzare come aiuto nel processo del cambiamento)
 
"I miei pensieri sono chiari, concentrati e costruttivi"
 
Definizione di E. Bach del rimedio White Chestnut:
 
"Per quelli che non riescono ad evitare che pensieri, idee, argomentazioni indesiderate si insinuino nella loro mente. Generalmente nei periodi in cui l’interesse del momento non ha forza sufficiente a mantenere la mente occupata. Pensieri che preoccupano e non se ne vanno, o se cacciati per un momento, poi ritornano. Sembrano girare e rigirare e causano tortura mentale. La presenza di pensieri tanto spiacevoli allontana la tranquillità ed interferisce con la capacità di pensare al lavoro o al piacere quotidiani. "