Attacchi di panico

27.09.2013 01:08

Cosa è l'Attacco di Panico

 

Qui adesso spiegheremo cosa è l'attacco di panico, successivamente in fondo, troverete un paragrafo riguardante l'Epilessia.

 

L’attacco può avvenire quando una persona ha avuto situazioni di stress elevato. Possono essere problemi di lavoro, di studio o familiari. Alcuni riferiscono di aver avuto crisi di panico dopo operazioni chirurgiche, uso di sostanze stupefacenti, malattie o la nascita di un figlio. Quando una persona è sotto stress per un periodo prolungato, rischia di avere una crisi di panico.

Le ricerche evidenziano che di solito le persone tendono ad avere il loro primo attacco di panico dopo sei, otto mesi di stress. L'evento o gli eventi stressanti hanno generalmente a che fare con il tema della perdita, non esclusivamente di tipo negativo, come la morte di una persona cara, una separazione o un traferimento, ma anche situazioni apparentemete positive, come la nascita di un figlio, una promozione o il matrimonio. Questo perchè ognuno di questi eventi può venire "letto" dalla persona che lo vive come una perdita della propria libertà oppure della propria autonomia o della capacità di controllare la propria vita.

I principali sintomi presenti nell’attacco di panico possono essere di natura fisica o psicologica.

 

SINTOMI FISICI:

 

  • Fiato corto – Senso di soffocamento
  • Tremore – Formicolio ed insensibilità alle mani
  • Senso di oppressione – Dolore al petto
  • Battito cardiaco accelerato – Palpitazioni
  • Vampate di caldo e freddo
  • Vertigini, capogiri, nausea – Testa leggera

 

SINTIMI PSICOLOGICI:

  • Preoccupazione
  • Paura di perdere il controllo
  • Paura di morire
  • Paura di impazzire
  • Sensazione di distacco dalla realtà – Depersonalizzazione

 

La durata di una crisi di panico dura pochi minuti e i sintomi si attenuano progressivamente in un’ora circa. Successivamente la persona si sente spossata, come avesse fatto uno sforzo intenso. Molti confondono la crisi di panico con un momento di nervosismo. Chi ha avuto un attacco di panico sa che in quel periodo poteva non avere disagio, ma i sintomi che ha avvertito sono così intensi da avergli creato la convinzione di morire o di impazzire o di pedere il controllo.

Quando un attacco di panico continua a ripresentarsi si soffre di Disturbo da Attacchi di Panico (DAP) e in questo caso i sintomi psicologici diventano costantemente presenti. La persona inizia ad averepaura della paura.

La caratteristica della crisi di essere così improvvisa e intensa è il motivo che debilita la persona. Infatti, dopo la prima crisi, la maggior parte delle persone teme di avere un altro attacco di panico ed evita le situazioni nelle quali crede sia più probabile che ciò possa accadere. Questa paura (chiamata ansia anticipatoria o paura della paura) può interferire seriamente con la vita quotidiana delle persone, anche quando non hanno un attacco di panico. Per esempio, chi ha avuto un attacco di panico mentre guidava, può essere spaventato di trovarsi nuovamente al volante, anche solo per recarsi al lavoro.

Allora, il disturbo può raggiungere uno stadio avanzato nel quale si ha paura di trovarsi nelle situazioni o nei luoghi da cui potrebbe essere difficile fuggire o ricevere aiuto in caso di attacco di panico. Questa condizione è chiamata agorafobia.

Gli agorafobici spesso temono di trovarsi in mezzo alla folla, di rimanere in coda, di entrare nei supermercati e di viaggiare in macchina o sui mezzi pubblici. Il più delle volte queste persone rimangono all’interno di "zone di sicurezza", che possono comprendere solo la casa o le immediate vicinanze. Qualsiasi spostamento oltre i confini della "zona di sicurezza" crea un aumento d’ansia e necessitano della compagnia di una persona fidata per potersi muovere.

 

Attacchi di panico e Epilessia
 
Tutto quello che vi ho citato prima, sono le basi agli attacchi di panico, per noi epilettici c'è da dire che, alcuni farmaci portano a avere questo effetto collaterale, quindi nel caso andasse bene (per le crisi), ma provocasse questi sintomi, dovete avvisare il neurologo che darà un farmaco simile, ma che potrebbe evitarvi questi sintomi. Quando succede di avere dei sintimi del genere cosa fare:
 
1) esaminare se si è fatto un cambio di terapia e/o aumenti dei dosaggi
 
2) esaminare la situazione personale, se possa far arrivare ad uno stress da provocare l'attacchi di ansia
 
3) controllare gli effetti collaterali dei farmaci
 
4) esaminare se si dorme bene o male
 
Queste sono le basi per poter valutare una situazione di un attacco di ansia, poi ovviamente avvisare sia il neurologo, che medico curante, per poter trovare una stabilità.